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TRATTAMENTO FISICO OLI - RICONDIZIONAMENTO
Il trattamento fisico dell’olio isolante ha lo scopo di rimuovere eventuali sostanze contaminanti presenti nel liquido - come acqua, particelle solide, gas disciolti - e prevenire i potenziali danni causati dalla loro presenza.
Il degrado, dovuto alle normali condizioni di utilizzo, a cui è soggetto l'olio isolante del trasformatore contenuto nelle apparecchiature elettriche riduce progressivamente le proprietà dielettriche del fluido aumentando le probabilità di guasto.
Il trattamento fisico dell’olio è un processo che consiste nella microfiltrazione, deumidificazione e degassamento dell’olio, atto a ridurre le concentrazioni di gas disciolti, particelle solide ed acqua, con conseguente innalzamento del valore della tensione di scarica e miglioramento generale delle caratteristiche dielettriche dell’olio.
L’operazione di rimozione dei contaminanti, attraverso il trattamento fisico dell'olio, viene eseguita sotto alto vuoto, mediante unità mobili di trattamento della ditta Ing. Brizio & Basi, serie DOV. L’olio isolante viene così purificato (filtrato, deumidificato, degasato) per circolazione, prelevandolo dalla parte bassa del trasformatore e reimmettendolo dall’alto. È noto che, al fine di ottenere un risultato ottimale, è necessario far circolare attraverso il purificatore un volume d’olio pari ad almeno tre volte la quantità da depurare; noi di L.M.P., con il nostro trattamento, portiamo questo quantitativo a circa sei volte, garantendo così standard nettamente superiori alla media di mercato. L'operazione si conclude infine con la misurazione in loco della tensione di scarica, che per un olio minerale deve essere > 60 kV..
Trattamento fisico oli di tipo B
Questo tipo di trattamento fisico dell'olio viene eseguito quando si deve eliminare l’umidità dal materiale cellulosico presente nella parte attiva del trasformatore. Attraverso il riscaldamento della massa dell’olio isolante con un’unità supplementare e il suo successivo scarico rapido, grazie all’effetto della temperatura, si ottiene il trasferimento dell’umidità dal nucleo del TR all’olio; questa viene poi eliminata facendo passare l’olio attraverso l’unità di disidratazione.
ANALISI OLIO ISOLANTE
Gli Strumenti Diagnostici
Gli oli isolanti sono utilizzati nelle apparecchiature elettriche per isolare elettricamente, smaltire il calore prodotto dal riscaldamento dei circuiti, lubrificare gli organi in movimento (ad es. le pompe di circolazione), proteggere i materiali interni dall’azione corrosiva dell’ossigeno.
Le analisi degli oli isolanti vengono utilizzate per fornire supporto diagnostico agli specialisti della manutenzione: attraverso di esse è possibile controllare la qualità dell’olio isolante nuovo alla fornitura, verificare il grado di invecchiamento e di inquinamento dell’olio in esercizio, controllandone la rispondenza alle norme, garantendo così l’affidabilità e la sicurezza delle apparecchiature. Le analisi chimiche dell'olio isolante consentono inoltre di valutare tutti gli aspetti correlati alle problematiche di inquinamento e alle normative in tema ambientale.
Come previsto nella norma CEI EN 60422, le prove analitiche si suddividono in:
- Analisi oli isolanti di routine (Gruppo 1)
- Colore ed aspetto
- Tensione di scarica
- contenuto di acqua
- Acidità (numero di neutralizzazione)
- Fattore di dissipazione e/o Resistività
- Additivi
- Analisi oli isolanti complementari (Gruppo 2)
- Sedimenti e sostanze precipitabili
- Tensione Interfacciale
- Contaminazione particellare (conteggio laser)
- Analisi oli isolanti supplementari (Gruppo 3)
- Stabilità all'ossidazione
- Compatibilità
- Punto di scorrimento
- Densità
- Viscosità
- Policlorobifenili (PCB)
- Zolfo Corrosivo
LIMITI NORMA CEI EN 60422
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RIGENERAZIONE OLIO
È un trattamento chimico-fisico che riduce la presenza dei contaminati polari solubili e insolubili; esso viene effettuato facendo circolare l’olio chimicamente degradato in specifiche cartucce contenenti terre follari (Fuller’s earth) a base di silicati di alluminio e magnesio, tipo sepiolite, bentonite e attapulgite.
Prima di procedere con l’operazione, è opportuno eseguire in laboratorio delle prove di fattibilità, in quanto il processo di rigenerazione restituisce un olio con prestazioni di resistenza all’invecchiamento nettamente inferiori rispetto ad oli nuovi. Un olio sottoposto a rigenerazione deve quindi essere addizionato con additivi antiossidanti specifici, quali DBPC e DBP.
