ANALISI DELLO ZOLFO CORROSIVO E
DETERMINAZIONE DEI COMPOSTI POTENZIALMENTE CORROSIVI
Lo zolfo è un naturale antiossidante normalmente presente negli oli, però talvolta si trovano anche dei composti dello zolfo che esercitano una comprovata attività corrosiva sul rame dell’avvolgimento elettrico e che possono, in presenza di condizioni particolari, portare al danneggiamento del trasformatore.
Un olio isolante non deve contenere zolfo corrosivo, la cui presenza può essere accertata o esclusa mediante l’esecuzione di una prova che può essere eseguita seguendo diverse metodiche.
METODI:
- 140°C 19 ore rif. ASTM D1275 METODO A
- 150°C 48 ore rif. ASTM D1275 METODO B
- 150°C 72 ore con lamina di rame avvolta in carta kraft, Rif. IEC 62535
- 140°C 72 ore metodo TERNA
- 100°C 18 ore ( silver strip ) metodo DIN 51353
Il Dibenzil-Disolfuro (DBDS) è una dello sostanze responsabili della potenziale corrosività esercitata dallo zolfo corrosivo, di seguito si riporta la scala di corrosività crescente dei composti contenenti zolfo:
tiofeni---- disolfuri/polisolfuri-----tioesteri-----mercaptani------zolfo elementare
La LMP offre la possibilità di abbatimento dello zolfo corrosivo nei trasformatori,
abbattendo tutti i composti solforati corrosivi che con l’evolversi del tempo potrebbero causare il
cedimento dell’isolamento fino all’arco elettrico ed il guasto, con conseguenti danni diretti ed indiretti all’azienda.